L'estrazione di valore dai rifiuti in plastica può essere ottenuta attraverso il riciclo e il recupero energetico, contribuendo al risparmio di denaro e al raggiungimento degli obiettivi in materia di sostenibilità.
 

Riciclo meccanico
 

Con riciclo meccanico di imballaggi in plastica si intende la trasformazione dei rifiuti in plastica in materie prime o prodotti secondari senza una modifica sostanziale della struttura chimica del materiale. In linea di principio, tutti i prodotti termoplastici possono essere riciclati meccanicamente con danni minimi o pari a zero per quanto riguarda la qualità. Al momento è pressoché l'unica forma di riciclo usata in Europa, con una percentuale superiore al 99% delle quantità riciclate.  

2.1.3.1 sorting shutterstock_738697936.pngI flussi di rifiuti che possono fornire con facilità plastica pulita di un solo tipo in grandi quantità sono ideali per il riciclo meccanico e rappresentano una situazione vantaggiosa sia da un punto di vista ambientale sia economico: i vantaggi ambientali dati dalla sostituzione della materia prima vergine superano generalmente l'impatto ambientale provocato dalle operazioni di raccolta, differenziazione, trasporto e riciclo, mentre i costi di tali operazioni possono essere superati dai possibili ricavi forniti dalla vendita dei materiali riciclati sul mercato.

I rifiuti in plastica e contenenti plastica che non possono essere riciclati in maniera sostenibile sulla base dello standard richiesto, da un punto di vista economico ed ambientale sono una risorsa preziosa per altre soluzioni di recupero come il riciclo chimico e il recupero energetico che consentono di massimizzare il recupero dell'energia e delle risorse presenti all'interno di essi.

PlasticsEurope si impegna ad aiutare a sviluppare processi di riciclo incentrati sulla qualità per i rifiuti in plastica e a promuovere tali soluzioni in tutti i Paesi europei.

Riciclo chimico

 

C2.1.3.2. feedstock recycling Hochofen_A.pngon riciclo chimico si intende un processo che modifica la struttura chimica di un imballaggio in plastica, convertendola in molecole più piccole utilizzabili per nuove reazioni chimiche.

 

Ad esempio, processi quali la gassificazione e la pirolisi degradano il rifiuto in plastica affinché produca gas di sintesi (syngas), oltre ad altri prodotti liquidi e semi-liquidi. Inoltre, attualmente sono in fase di sviluppo nuovi processi di depolimerizzazione il cui obiettivo è riconvertire alcuni tipi di plastiche in monomeri per la produzione di plastiche vergini.

Il riciclo chimico è una tecnologia complementare, che può aiutare a evitare che alcuni rifiuti in plastica impossibili da riciclare in maniera sostenibile attraverso processi meccanici vengano messi in discarica. Esempi di flussi idonei per il riciclo chimico includono plastiche laminate e composite, flussi di plastiche miste di bassa qualità e plastiche contaminate da alimenti, terra, ecc.

Al momento l'esempio più comune di riciclo chimico in Europa è rappresentato dall'uso degli imballaggi in plastica in altoforni, all'interno dei quali le materie plastiche vengono gassificate in syngas e vanno a sostituire coke, carbone o gas naturale come riducente per la conversione di minerali ferrosi e altri metalli ossidati in metalli puri.

Altre tecnologie sono in fase di sviluppo, ma non ancora disponibili su scala industriale.

PlasticsEurope si impegna a continuare a offrire il suo contributo all'ulteriore sviluppo del riciclo chimico come valida opzione di recupero supplementare per i rifiuti in plastica.

Per maggiori informazioni consultare il nostro documento tecnico su: Plastics convert iron ore to steel - Feedstock recycling in blast furnaces.

Recupero energetico
 

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Il recupero energetico è una valida alternativa per le frazioni di rifiuti ricche di plastica che non possono essere riciclate in maniera sostenibile. Alcune materie plastiche, infatti, non possono essere riciclate in modo eco-efficiente a causa di fattori quali:

- La quantità, la pulizia e la composizione dei flussi di rifiuti      raccolti.

- Le tecnologie a disposizione per la differenziazione.

- I requisiti orientati dal mercato sulla qualità e sugli standard del materiale riciclato che possono limitare              l'adeguatezza del riciclo della plastica.
 

Per queste tipologie di materie plastiche, il recupero energetico è la soluzione più efficiente in termini di uso delle risorse a disposizione rispetto alla messa in discarica o, persino, al riciclo forzato*.

I moderni impianti di cogenerazione (impianti CHP, impianti di produzione combinata di energia e calore) usano i rifiuti in plastica insieme ad altri materiali ad alto valore calorifico, offrendo una preziosa fonte di calore ed energia in grado di coprire fino al 10% del fabbisogno energetico di alcuni Paesi della UE.

Inoltre, i combustibili solidi secondari (CSS/SRF), prodotti dalle materie plastiche e da altri rifiuti solidi, sono sempre più usati dalle centrali termoelettriche oltre che da una serie di settori ad alta intensità energetica, ad esempio forni da cemento, e permettono di ridurre la richiesta di combustibili fossili vergini.

Tutti questi processi di recupero dell'energia adottano solo le migliori tecnologie per garantire che le installazioni siano sicure, eco-sostenibili ed efficienti.

PlasticsEurope si impegna a continuare a offrire il suo contributo per lo sviluppo di soluzioni di recupero energetico efficienti come opzione complementare necessaria alle strategie di gestione dei rifiuti in plastica generali.

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