WASHINGTON (11 agosto 2020) - La Global Plastics Alliance (GPA) ha pubblicato il suo 5° Report annunciando che circa 395 iniziative finalizzate alla prevenzione del marine litter sono state pianificate, sono in corso o sono state completate nei primi mesi del 2020.
 

La GPA, di cui fanno parte le associazioni dell'industria della plastica di tutto il mondo, ha affermato che dal 2011 - quando l’Alliance è stata costituita - ad oggi i progetti sono quadruplicati. Sono diversi tra loro e vanno dalla pulizia delle spiagge ad un miglioramento delle capacità di gestione dei rifiuti, dalla ricerca a livello mondiale alle campagne di sensibilizzazione e informazione.
 

"Abbiamo intrapreso questo importante progetto quasi dieci anni fa e abbiamo lavorato per accrescerne portata e diffusione in ogni parte del mondo", ha dichiarato Keith Christman, Managing Director Plastic Markets, dell’American Chemistry Council. "Le iniziative per combattere il marine litter sono quadruplicate e continua a crescere il numero degli stakeholder coinvolti".
 

Il tutto è iniziato quando alcune associazioni del settore in occasione della 5a Conferenza internazionale sul Marine Debris (5IMDC) hanno annunciato “The Declaration of the Global Plastics Associations for Solutions on Marine Litter”, nota anche come "Global Declaration".

L'ultimo rapporto riflette il lavoro svolto dalle 80 associazioni di materie plastiche che hanno firmato la Global Declaration in 43 paesi.
 

"A livello globale, i produttori di materie plastiche continuano a collaborare con partner pubblici e privati per attuare azioni significative ad affrontare il problema dell'inquinamento da plastica negli oceani", ha affermato Callum Chen, segretario generale dell'Asia Plastics Forum (APF). "In APF stiamo coinvolgendo anche proprietari di marchi, produttori e trasformatori di resine dei nostri rispettivi Stati membri per affrontare insieme il problema del marine litter di rilevanza globale. Incoraggiamo la condivisione delle best practices tra i vari Stati così che l'intera regione possa crescere e migliorare le infrastrutture per la gestione dei rifiuti in risposta a questa sfida ".
 

“La soluzione del marine litter richiede una collaborazione a livello mondiale e azioni coraggiose”, ha affermato Virginia Janssens, Managing Director di PlasticsEurope. “Per risolvere questo problema e sviluppare soluzioni innovative e sostenibili abbiamo bisogno di una forte partnership tra la plastic value chain e tutti gli stakeholder a livello locale, nazionale o mondiale”.
 

Le sei aree di interesse della Global Declaration sono informazione, ricerca, politiche pubbliche, condivisione delle best practice, riciclo / recupero delle materie plastiche e contenimento dei pellet di plastica. Inoltre, l'industria mondiale delle materie plastiche continua a muoversi verso sistemi più circolari in cui le risorse vengono utilizzate, riutilizzate e riciclate quanto più possibile. Un consorzio di circa 40 aziende leader di mercato a livello mondiale ha costituito l’Alliance to End Plastic Waste. Rappresentata da aziende multi brand, produttori e trasformatori di materie plastiche e società specializzate nella gestione dei rifiuti, l'Alleanza ha l’obiettivo di investire 1,5 miliardi di dollari nei prossimi cinque anni per contribuire ad eliminare i rifiuti di plastica nell'ambiente.
 

Molte delle loro attività saranno finalizzate allo sviluppo delle infrastrutture per la gestione dei rifiuti, raccolta e riutilizzo della plastica in quelle aree del mondo in cui la maggior parte dei rifiuti finisce nell’oceano. L'Alleanza sta lavorando in tutto il mondo per promuovere la realizzazione di infrastrutture, l'informazione e il coinvolgimento, l'innovazione e le operazioni di smaltimento.

 

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L'American Chemistry Council (ACC) rappresenta le principali aziende che operano nel settore della chimica e realizzano prodotti e servizi innovativi che rendono migliore, più sana e più sicura la nostra vita. Attraverso Responsible Care® ACC si adopera per migliorare le prestazioni ambientali, di salute e sicurezza del settore; affronta le principali questioni di politica pubblica; interviene a favore della ricerca sulla salute e sull'ambiente e la realizzazione di test sui prodotti. Il business della chimica è un'impresa da $ 565 miliardi e costituisce un elemento chiave dell'economia della nazione. È tra i maggiori esportatori della nazione, rappresentando il dieci percento di tutte le esportazioni di beni statunitensi. Le compagnie chimiche sono tra i maggiori investitori in ricerca e sviluppo. La sicurezza e la protezione sono sempre state prioritarie per i membri dell'ACC che lavorano a stretto contatto con le agenzie governative della nazione. www.americanchemistry.com
 

La Malaysian Plastics Manufacturers Association (MPMA), fondata nel 1967, è l'associazione malese dell’industria delle materie plastiche attenta all'ambiente. MPMA rappresenta il settore nell'interazione con le istituzioni, guidando la crescita del settore delle materie plastiche e fornendo piattaforme per aiutare i propri associati ad essere competitivi a livello globale. MPMA è particolarmente focalizzata su plastica e sulla sostenibilità, che promuove attraverso iniziative di comunicazione ed informazione per una maggiore consapevolezza pubblica. MPMA è il segretariato permanente dell'Asia Plastics Forum (APF). L'APF, è stato costituito nel 1991 e attualmente annovera 12 paesi: Bangladesh, Cina, India, Indonesia, Giappone, Malesia, Myanmar, Filippine, Singapore, Sri Lanka, Tailandia e Vietnam. L'APF è stato istituito per condividere e scambiare informazioni sull'industria delle materie plastiche e sull'economia del paese nella regione asiatica. Negli ultimi anni, le attività dell’APF sono focalizzate sulle questioni ambientali che interessano l'industria delle materie plastiche, riflettendo le questioni di interesse mondiale quali quelle relative a 3R (riduzione, riutilizzo, riciclo)e alla gestione dei rifiuti.
 

PlasticsEurope è l'associazione europea dei produttori di materie plastiche con uffici a Bruxelles, Francoforte, Londra, Madrid, Milano e Parigi. Opera in collaborazione con le associazioni nazionali dei produttori di materie plastiche e rappresenta oltre 100 imprese associate che producono più del 90% dei polimeri nei 27 Paesi della UE oltre che in Norvegia, Svizzera, Turchia e UK. L'industria europea delle materie plastiche fornisce un contributo significativo al benessere in Europa contribuendo all'innovazione, alla qualità della vita dei cittadini, all'efficienza delle risorse e alla protezione del clima. Oltre 1,6 milioni di persone lavorano in circa 60.000 aziende (principalmente piccole e medie imprese nel settore della trasformazione) con un fatturato superiore a 360 miliardi di EURO all'anno. L'industria delle materie plastiche rappresenta i produttori di polimeri - PlasticsEurope, i trasformatori - EuPC e i produttori di macchine - EUROMAP.Per ulteriori informazioni: www.plasticseurope.org, www.plasticsconverters.eu, www.euromap.org.